Le parole dell'MVP della 2° giornata
-
Buongiorno Diego, complimenti per la prestazione. Come giudichi la gara dei nostri?
L'ultima gara mi ha lasciato buone sensazioni, la squadra sta crescendo nonostante le normali difficoltà che si possono avere dopo due anni così particolari, in cui prima ci siamo fermati e poi siamo stati chiamati a modificare abitudini e consuetudini. Sono cambiati giocatori e riferimenti, ma la voglia di ripartire è stata più forte di tutto.
-
In questa stagione sei dirigente, vice allenatore ed ora, causa emergenze varie, anche giocatore. Come si affronta questa triplice responsabilità?
Sono sincero, questo anno doveva essere di transizione sia per me che per la squadra, purtroppo le difficoltà ed i contuni combiamenti hanno modificato le carte in corsa, però l'amore per lo sport, per il Futsal e per i Fenix ha sovrastato tutto ed il peso delle responsabilità si è trasformato in un piacere.
-
Pensavi di aver chiuso col futsal giocato, invece ieri sei addirittura tornato al gol. Tra l'altro la rete del 3-1, decisiva per l'allungo decisivo dei nostri. Sensazioni?
In campo le gambe ancora girano bene, da un lato sono felice perché mi permettono di reggere ancora qualche buon match, dall' altro sono preoccupato perché forse non sarò mai pronto per un cambio di prospettiva sportiva.
-
Pensi che, oltre a capitan Bellagamba, esista al mondo un altro giocatore capace di segnare un gollonzo e un golaço nella stessa partita? Che si prova ad essere testimone di una simile impresa?
Sono quasi 15 anni che calco i campi di futsal di mezza regione, ma raramente ho visto un gollonzo del genere. Forse un paio di gol visti a Cupramontana possono assomigliargli ma parliamo di altre "ere calcistiche". Ormai certe esperienze sono come delle cicatrici. Come quando ha fatto poker il buon cap.
-
Parlaci del tuo rapporto col mister e di come vi relazionate in base al tuo triplice ruolo. Grazie Diego, alla prossima.
Con il mister la collaborazione è ancora alla prime fasi, stiamo studiandoci per cercare di esprimere il meglio da noi stessi e tirare fuori il meglio l'uno dall' altro. Il lavoro è lungo però il rispetto dei ruoli è degli spazi avuto fino ad ora sta dando i primi buoni frutti. Spero che i miei tanti ruoli non creino confusione. Cercare di non mescolarli nelle varie situazioni non sarà facile e servirà una visione a 360 gradi.
|