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Buonasera mister, iniziamo con la tua analisi della partita di settimana scorsa col Ciarnin.
Buonasera, sapevo sarebbe stata una partita difficile per noi date le assenze importanti. Dal punto di vista del gioco offensivo non siamo riusciti ad imporci, nonostante alcune importanti occasioni da gol create. Potevamo fare di più, compensando le "mancanze" tecniche con un atteggiamento più combattivo; ma in alcuni di noi ha prevalso il timore di sbagliare e ci siamo accontentati dei 2 punti, per fortuna sufficienti per riprenderci il secondo posto.
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Cos'altro si puo' salvare di quella partita?
Sicuramente questa squadra compensa il poco carattere generale con un grande generosità. La cosa da un lato è sicuramente apprezzabile, perchè non molliamo mai; dall'altro però mi da particolarmente sui nervi perchè con un carisma diverso in campo potremo fare molto, molto di più.
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Passiamo a parlare del derby. Come ci arriviamo e quali possono essere a tuo avviso le maggiori insidie.
Ci arriviamo non benissimo, tenendo conto che ieri non ci siamo allenati per varie assenze dell'ultimo minuto. D'altro canto però saremo sicuramente più freschi per domani sera. Il pericolo maggiore è nella nostra testa. Siamo noi ad avere qualcosa da perdere e se non approcciamo alla partita con il giusto piglio le cose possono complicarsi.
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Come si vince questa partita?
Si vince semplicemente pensando solo a fare quello che sappiamo fare in campo. Se giochiamo la nostra partita e lasciamo stare le insidie mentali che un derby porta sempre con se, sono certo che alla fine porteremo a casa i tre punti.
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Mister qualcuno recentemente ha detto di vederti appannato. Cosa rispondi? (prima parte)
Quest'anno in panchina, particolare soprattutto per via del covid, lo sto gestendo in maniera decisamente diversa da come ho sempre fatto in passato. Anche perchè non avevo mai gestito una squadra che si allena una sola volta alla settimana e devo dire che c'è molta differenza rispetto ad avere la possibilità di fare 2 allenamenti. I giocatori sono fisicamente meno tonici, meno reattivi agli stimoli tattici perchè hanno meno tempo per assimilare e meno tempo per provare. Avendo capito in corso d'opera queste cose ho deciso di approcciare diversamente al ruolo di allenatore e mi concentro soprattutto su quello che vedo in partita e sulle sensazioni del momento.
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Mister qualcuno recentemente ha detto di vederti appannato. Cosa rispondi? (seconda parte)
Mentre prima ero molto più rigido dal punto di vista tattico, nel senso che una volta preparata la partita seguivo il filo senza stravolgimenti; adesso ho un approccio più flessibile, legato appunto alle sensazioni del momento. Magari a chi mi conosce da tempo posso sembrare appannato, ma in realtà se ci si mette a guardare le statistiche la squadra ha perso una sola partita (tra l'altro la prima dopo la lunga pausa invernale), abbiamo la miglior difesa del torneo, segnamo il doppio di quello che subiamo ed il tutto considerando che l'unica occasione in cui ho avuto tutta la rosa a disposizione è stata appunto la partita persa, cioè quella a cui arrivavamo con 2 soli allenamenti nelle gambe e dopo 2 mesi di inattività.
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Mister qualcuno recentemente ha detto di vederti appannato. Cosa rispondi? (ultima parte)
Quindi invecchiato si, più morbido anche, ma rincoglionito non penso. Diciamo piuttosto che per un allenatore c'è un tempo per abbaiare prima di mordere ed uno per limitarsi a mordere, e probabilmente io sono arrivato alla seconda fase. Vedremo a fine stagione cosa saremo riusciti a fare e se finirò la mia carriera da appannato o da vecchia volpe.
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Se ti facessero scegliere fra la vittoria del derby o la certezza di arrivare in fondo ai playoff cosa faresti.
Io gioco sempre e solo per vincere. Se mi chiedono di scegliere fra le 2 cose sopra citate, mi prendo tutto! Spero che anche i ragazzi dimostrino fino in fondo di avere la testa, il cuore e le palle per cavalcare la mia stessa idea.